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20/01/2021Quando un acido non è scorbutico per niente…
Ve lo avevamo preannunciato e noi siamo di parola! E che parola!
Soffermandoci sul titolo, la prima cosa che ci viene in mente è che, se è vero che “l’abito non fa il monaco”, anche un acido può fare bene…Se poi è anche ascorbico, sta a vedere che non è scorbutico per niente!
Ecco che, per essere meno acidi e scorbutici, pare sia fondamentale rifornirsi di acido ascorbico!
Tra le cose interessanti che scopriremo in questo articolo, vedremo come quanto sopra sia scientificamente provato!
Giochi di parole a parte, avrete capito che oggi parliamo della vitamina C.
In ogni periodo dell’anno la natura mette a nostra disposizione alimenti diversi per far fronte alle esigenze del nostro corpo in particolari condizioni ambientali. Nel caso della stagione fredda protagonista assoluta è proprio lei: la Vitamina C!!
La “vitamina” è infatti una sostanza essenziale per le nostre funzioni vitali (senza non si vive!).
Quella “C” appartiene alle vitamine idrosolubili: il nostro corpo non è in grado di costruirla da solo e deve quindi necessariamente assumerla quotidianamente tramite la nutrizione.
Secondo le direttive dell’Unione Europea e del Ministero della Salute i valori raccomandati (VNR) di vitamina C da assumere giornalmente in età adulta corrispondono a 80 mg (più o meno il contenuto di un’arancia).
Tale parametro varia in particolari condizioni, come per esempio la gravidanza, durante la quale il fabbisogno aumenta.
Per poter sfruttare a pieno i vantaggi della vitamina C a supporto della nostra salute è necessario invece un dosaggio maggiore.
Cibi contenenti vitamina C sono gli agrumi, i kiwi, i peperoni, i frutti di bosco, i pomodori, i broccoli, i cavoletti di Bruxelles e altri ortaggi a foglia.
È necessario tener presente che la vitamina C è un nutriente piuttosto sensibile che viene deteriorato durante i trattamenti di cottura, conservazione e trasformazione degli alimenti. Può essere inattivata anche dall’ eccessiva esposizione alla luce: ecco perché quando prepariamo una spremuta d’arancia sarebbe meglio berla rapidamente per assicurarci tutta la vitamina C in essa contenuta!!
ATTENZIONE!!: la capacità dell’organismo di assorbire vitamina C è ridotta dall’assunzione di alcool, fumo, malattie virali, utilizzo di antibiotici e inquinamento. Ecco perché è fondamentale un’integrazione quotidiana e costante della stessa.
Inoltre, partecipando a numerose reazioni metaboliche e alla biosintesi di alcuni aminoacidi e ormoni, la vitamina C è uno dei principali agenti antiossidanti, svolge un’azione antinfiammatoria, interviene nelle reazioni allergiche potenziando la risposta immunitaria ed esplica una funzione protettiva a livello dello stomaco.
Sembra abbia un ruolo determinante nell’ inibizione della sintesi di sostanze cancerogene: a tal proposito si rilevano numerose evidenze farmacologiche del trattamento integrato con acido ascorbico nei confronti soprattutto dei tumori al colon e al seno.
È sempre lei che ottimizza l’assorbimento del ferro a livello intestinale ed è un cofattore essenziale per la produzione del collagene (proteina del corpo che dà struttura a molti tessuti, tra cui tendini, articolazioni, denti, pelle e vasi sanguigni: in pratica, il collagene “tiene unito” il nostro corpo!).
Non stupiscono quindi le conseguenze catastrofiche della carenza di vitamina C presenti nello scorbuto, malattia in passato molto diffusa tra i marinai del XVI-XVII secolo che assumevano poca frutta e verdura i cui primi sintomi sono apatia, anemia e inappetenza e poi, proprio per la mancata sintesi di collagene, sanguinamento delle gengive, caduta dei denti, dolori muscolari, fragilità dei capillari ed emorragie sottocutanee. Tutte patologie in effetti devastanti da un punto di vista fisico che certamente si ripercuotono sull’umore della persona malata che è perciò scontrosa, diventa irascibile e dunque intrattabile. Da qui il termine “scorbutico” con il significato che noi conosciamo.
Immunostimolante, numerosi sono gli integratori e le specialità farmaceutiche che la contengono, sia a livello curativo che preventivo.
Oggi più che mai alla ribalta, visto il periodo pandemico che stiamo vivendo, non vi sono al momento evidenze scientifiche sul ruolo della vitamina C nel contrastare il Covid-19, ma sembra che essa si sia rivelata utile nel trattamento con somministrazione in vena ad alte dosi per la cura della polmonite causata da infezione da SARS-CoV2.
Vale la pena evidenziare però che nelle categorie ad alto rischio (es. obesi, diabetici, cardiopatici, anziani, ecc.) un’integrazione con vitamina C potrebbe ridurre i markers dell’infiammazione, quindi la suscettibilità all’infezione e l’eventuale sviluppo della malattia.
Infine, last but not least, è risaputo che la vitamina partecipando alla biosintesi del collagene ci rende più belli! Basti pensare ai numerosissimi prodotti di cosmesi in circolazione che la contengono.
Ecco come un acido ascorbico, dal nome oggettivamente brutto e antipatico può renderci senza dubbio la vita migliore.
Quindi in questo caso più che mai, ciò che all’apparenza inganna, nella sostanza è il nostro migliore alleato! Per questo col nuovo anno…SIATE PIU’ ACIDI E PIU’ASCORBICI!! 🙂
Buon anno da Azienda Agricola Spanò!